Federico Faggin

Fisico, Inventore e Imprenditore italiano

“A 19 anni ero appena diventato un perito elettronico, lavoravo in Olivetti e a Borgolombardo costruii il mio primo computer. Non era ancora un personal computer, quello arriverà qualche anno dopo, nel 1964, con la “Programma 101“; ma il mio ne era il padre legittimo. A 26 mi ero laureato a Padova e in Brianza sviluppai la prima tecnologia di processo per la fabbricazione di circuiti integrati.

A 30 già vivevo in Silicon Valley, e nel 1971 per la Intel realizzai il primo microprocessore al mondo: il 4004, tutta la potenza di un computer in un chip. Se guarda bene, un angolino ci sono le mie iniziali: F. F., Federico Faggin. La mia firma. Le dico questo perché quando guardo all’Italia, alla mia Italia, soffro: soffro nel vedere quanti giovani sono senza lavoro. È inaccettabile, così un paese fa fuori il proprio futuro. I ragazzi non dovrebbero accettarlo, meglio partire e poi semmai tornare, ma intanto partire. Imparare. Inventare. Quello devi fare a vent’anni. Lo so bene, ci vuole coraggio ad andarsene, lasciare la casa, la mamma. Ma non possono sprecare i loro anni migliori a non far nulla per mancanza di occasioni”.

Se oggi ci fosse la Champions league dei grandi inventori viventi, Federico Faggin avrebbe un posto in finale. Ha 74 anni e, anche se torna in Italia con frequenza, da quasi mezzo secolo vive in Silicon Valley: ha iniziato il suo percorso quando non c’erano i personal computer, internet, gli smartphone e gli schermi touch e se ci sono lo dobbiamo anche a questo vicentino che si è innamorato del futuro a 11 anni vedendo volare un aeroplanino e che nel 2010 ha ricevuto dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama la medaglia d’oro per l’innovazione.

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